Gli appalti di servizi ed i rischi per le aziende committenti
dalla responsabilita' solidale, alla interposizione di manodopera al reato di somministrazione fraudolenta
dalla responsabilita' solidale, alla interposizione di manodopera al reato di somministrazione fraudolenta
L’appalto di servizi è una tipologia contrattuale da tempo radicata ed in crescente diffusione nel nostro sistema in molteplici ambiti: a partire dalle attività di pulizia, di vigilanza, di accoglienza ad attività di facchinaggio, magazzino, solo per citarne alcuni.
I recenti fatti di cronaca accrescono l’attenzione sull’appalto di servizi ad alta intensità di lavoro. Un meccanismo di decentramento – e di dissociazione fra titolarità del contratto di lavoro e utilizzazione della prestazione – che, tra fenomeni di “cambio appalto” e di “subappalti a catena”, diventa terreno fertile per fenomeni di illegalità e di progressivo abbassamento dei livelli di tutela dei lavoratori utilizzati nell’appalto.
Dumping salariale, ritardi o omissioni nei pagamenti, scarsa affidabilità e solidità delle imprese appaltatrici/subappaltatrici sono tra i problemi più gravi e diffusi, incidenti sulle condizioni sociali di fasce sempre più larghe di lavoratori impiegati in questo settore, con riacutizzazione di fenomeni di contrapposizione sindacale e intensificazione dell’attività ispettiva.
Nonostante l’attuale scenario, i committenti non sembrano valutare sempre adeguatamente i rischi derivanti dall’anteporre l’economicità dell’appalto all’affidabilità dell’appaltatore, rischi che si presentano in primis rispetto ai trattamenti retributivi del personale impiegato nell’appalto.
La corretta impostazione e gestione dell’appalto di servizi è oggi fondamentale per l’azienda committente soprattutto in riferimento ai rischi giuslavoristici connessi, ad esempio, alla responsabilità solidale gravante sul Committente per i crediti del personale dell’appaltatore impiegato nell’appalto: la responsabilità del committente sorge, infatti, non solo in caso di mancato pagamento della retribuzione pattuita a favore dei lavoratori impiegati nell’appalto, ma anche se la retribuzione, pur corrisposta dall’appaltatore, non risulti proporzionata o sufficiente ai sensi dell’art. 36 Cost., che fissa il diritto inderogabile del lavoratore “ ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.
Sussistono, poi, rischi connessi alla non genuinità dell’appalto ed al fenomeno dell’interposizione di manodopera. Il “Decreto Dignità” – a fronte dell’acutizzarsi di fenomeni elusivi - ha reintrodotto il reato di somministrazione fraudolenta, che può configurarsi anche in situazioni di appalto ritenuto “illecito”.
Il presente corso si propone di analizzare, con taglio pratico l’attuale disciplina di legge e gli orientamenti giurisprudenziali più recenti in tema di appalti di servizi, fornendo indicazioni circa le cautele e le best practice a tutela delle aziende rispetto ai rischi giuslavoristici legati all’istituto dell’appalto.
- Appalti di servizi: come selezionare l’appaltatore
- Rischi legati alla responsabilità solidale negli appalti
- Rischi legali al CCNL applicato dall’appaltatore
- La responsabilità del committente in riferimento ai profili retributivi e contributivi
- Rischi legati alla “non genuinità dell’appalto” e alla interposizione illecita di manodopera
- Rischi legati alla reintroduzione del reato di “somministrazione fraudolenta”
- I controlli ispettivi
- Strumenti ed iniziative di tutela per le aziende committenti
Laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia in Economia e Commercio è iscritto dal 1988 all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso e Revisore Contabile.Dal 1993 è associato allo “Studio Cortellazzo Wiel Zardet & Associati – Dottori Commercialisti e Consulenti d’Impresa” di Treviso e sovrintende all’area di assistenza e consulenza in tema di controlli, accessi e verifiche tributarie, precontenzioso e contenzioso tributario.Collabora attivamente con il Tribunale, presso il quale ha assunto numerosi incarichi, quale amministratore giudiziale, consulente tecnico del giudice e curatore e con la Procura della Repubblica quale Consulente Tecnico dei Pubblici Ministeri. Ha assunto – e tuttora riveste – la carica di sindaco in diverse società per azioni ed a responsabilità limitata. Ha svolto e svolge docenze e relazioni, principalmente per materie di diritto tributario e contenzioso presso la scuola di formazione dei Tirocinanti degli Ordini di Treviso e Venezia, l’Associazione dei Costruttori Edili, il CFMT e presso altri enti Istituzionali e Privati.