Corsi

Non ci può essere innovazione senza immaginazione.

In un’epoca dove le aziende cercano persone resilienti, aperte, flessibili, capaci di surfare sulle onde dell’incertezza, e dall’altra parte formano specialisti sempre più parcellizzati, l’iper competenza è una risorsa ma anche una criticità che frena l’immaginario.

Come saper uscire dallo schema confortevole de “l’ho sempre fatto così” o “lo so fare bene solo io” o “non sono capace dunque non mi interessa” a un approccio aperto che esplora le diverse possibilità, accoglie l’incompiutezza e l’errore e si fa guidare dall’intuizione con fiducia?

In fondo l’innovazione è tale non sono a livello macro organizzativo ma anche micro individuale, molte innovazione attraversano la vita di un manager e del suo team e spesso sono accolte con diffidenza, paura e senso critico. Esplorare la realtà attraverso lo scarabocchio, di cui Bonaccorsi è un maestro, è un approccio che apre nuove possibilità di andare dove non avremmo mai immaginato o osato.

Lo scarabocchio non piace perché non corrisponde a un’idea precostituita (di casa, di volto, di tavolo, ecc..) e ci mette di fronte all’imperfezione, a ciò che è brutto secondo le nostre certezze.  Sperimentare la via del non sapere è un modo per fermare quell’automatismo che è il giudizio e che spesso ci preclude il nuovo, l’inesplorato, il possibile. Il disegno crea uno spazio e un tempo per l’erranza dove possano generarsi intuizioni e idee che nutrono la nostra immaginazione.

La lecture sarà un’occasione per i manager di sperimentare anche a livello pratico quanto il disegno, anche “brutto”, ossia lo scarabocchio, sia un veicolo per sbloccare resistenze e bias che occupano gran parte della vita di molti.

Si passerà da un logica “non fare nulla perché non lo sai fare bene” a una logica “puoi fare tutto proprio perché non cerchi la perfezioni e ti affidi all’emozione”.