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Questa cosa cambierà tutto!

Sette discontinuità che ci fanno ripensare strategie e organizzazioni

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E’ già accaduto più e più volte in passato che per alcune innovazioni si urlasse “Questa cosa cambierà tutto!”.

Uno slogan banale in “salsa” Silicon Valley, con una buona dose di ottimismo naïve. Così è oggi per l’Intelligenza Artificiale, con il caso di ChatGPT al centro del dibattito. Questa cosa cambierà tutto? Probabilmente sì, ma occorre leggere con maggior attenzione quanto sta accadendo oggi attorno a questa innovazione, per comprenderla a fondo, ma soprattutto per leggerla insieme alle tante altre innovazioni che a nostro avviso hanno il potenziale di ridisegnare radicalmente il futuro che ci attende. 

Abbiamo condotto una documentata analisi delle innovazioni che negli anni ’20 di questo secolo stanno giungendo a maturazione e convergenza, rivelando, quindi, “ciò che è visibile, ma non visto”, come suggerisce il padre della strategia aziendale Peter Drucker, l’essenza di ciò che sia il futuro. Ne sono emerse sette discontinuità competitive che stanno maturando in questo decennio e hanno il potenziale di rivoluzionare completamente il modo di fare impresa, analogamente a quanto accaduto un secolo fa. La storia non si ripete, ma spesso il futuro fa rima col passato. Ciò che è avvenuto nei “ruggenti anni ’20” del secolo scorso fa rima con i fattori in gioco negli anni ’20 di questo secolo. Ora come allora, siamo all’alba di un nuova epoca, che ha il potenziale di rivoluzionare il prossimo futuro e che non è diretta conseguenza di nessuna specifica invenzione - nemmeno l’Intelligenza Artificiale - quanto semmai della contemporanea maturazione di una serie di innovazioni che possono produrre non solo un progresso scientifico, ma anche e soprattutto un progresso economico e sociale. 

Siamo, dunque, all’alba di una nuova era, che ha il potenziale di cambiare davvero e per sempre le organizzazioni e quindi il mondo. Ne parleremo il 21 settembre con Federica Belfanti e Fernando Alberti, autori del libro “The End. Le sette discontinuità competitive che cambiano per sempre le organizzazioni” (edizioni Franco Angeli) e con Christian Ketels, di Harvard Business School e già chief economist di BCG e con Maria Mazzone, direttore generale di Accenture Innovation.

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