Corsi

La Pratica di Lavoro Organico proposta da Maia Cornacchia è un esercizio di attenzione, un allenamento all’ascolto che si muove nel solco originario di tradizioni diverse.

In questa passeggiata urbana, in cui si passa dalla natura del parco al cemento rumoroso delle strade, rimanendo in ascolto dei silenzi e del caos, tenteremo di sciogliere automatismi e costruzioni che ci impediscono di sentirci corpo vivente in un mondo vivente e di rigenerarci nella sorpresa.

Si può ancora abitare l’incanto del mondo, basta mettersi in ascolto. Quando siamo in ascolto tutto e tutti ci insegnano i passi di una danza che intesse nuove figure con i fili di sempre.

Quando gli occhi ascoltano, le orecchie guardano e la pelle allarga le sue maglie, il corpo in ascolto si colloca lì dove è e può fare spazio a un sapere organico.

Si chiama organico quel sapere che siamo e non che abbiamo, quel sapere che si manifesta nella continuamente rinnovata vitalità delle nostre risposte e ci restituisce alla sensazione di essere una “piega del mondo” (Sini), un “risvolto della carne del mondo” (Merleau-Ponty).

La condizione dell’attenzione attiva e aperta per chi gestisce organizzazioni e persone è molto importante quanto rara a causa della iper focalizzazione su questioni di ordinaria gestione. Ecco allora che saper vedere ampio senza lasciarsi confondere e distrarre dal rumore di fondo che spesso stordisce un manager e lo proietta sempre al di fuori di sé diventa una capacità che facilita l’innovazione, la buona gestione del team e il raggiungimento di risultati inattesi.