32125 - 101 dell'arte retorica
In questo primo appuntamento, faremo luce sul significato della parola retorica con un taglio decisamente pratico e partecipativo. Per fare questo,dovremo spogliare la parola retorica da due significati che nel tempo l'hanno accompagnata inducendo a guardarla con sospetto. Da una parte, infatti essa è stata intesa come l'arte di infarcire i discorsi con abbellimenti esteriori, trasformandoli in qualcosa di vuoto e ampolloso; dall'altra, la si è vista come l'arte di manipolare le persone facendo leva sui loro bisogni e solleticando le loro emozioni.
Al contrario la retorica è la capacità di far vincere le buone ragioni, con un discorso che risulti al tempo stesso vero ed efficace. A partire da Aristotele, i tre cardini su cui si fonda tutta la tradizione retorica sono infatti ethos, pathos e logos.
Attraverso l'ausilio di blitz esercitativi, lavoro in sottogruppi e una sapiente commistione tra teoria e pratica, andremo alla scoperta della costruzione di un discorso persuasivo, dei trabocchetti insiti in falsi ragionamenti, delle fallacie e delle "mezze verità" dette-non dette: il tutto condito da un altissimo livello di interazione tra i partecipanti che stimolerà non solo il pensiero, ma anche la voglia di conoscersi e di scoprirsi parola dopo parola, tecnica dopo tecnica, esempio dopo esempio.
L'appuntamento è rivolto a tutti i dirigenti che abbiano voglia di mettersi in gioco attivamente, imparando tecniche e strumenti di una delle arti più antiche al mondo e al contempo creare relazioni umane e collaborative con i colleghi.
Il seminario è basato sulla costruzione partecipata dell'apprendimento: sarà quindi fondamentale attingere da esperienze e punti di vista diversi dal proprio, esplorare mondi, mindset e approcci variegati, al fine di creare insieme un take away unico nel suo genere, frutto di interconnessioni, stimoli e influenze reciproche. Perchè la retorica è anche questo: costruire un discorso logico e persuasivo mettendo sempre al centro la persona, con le proprie emozioni, il proprio contesto e le proprie leve emotive.
