34312 - Pupi Avati ...si racconta!
Inizialmente tenta una carriera nel jazz (1959-1962) come clarinettista nella Doctor Dixie Jazz Band, ma rinuncia dopo l'ingresso nella band di Lucio Dalla. Come dichiarerà lui stesso, la bravura di Lucio Dalla gli ha fatto comprendere la differenza tra passione e talento inducendolo a cercare la propria strada, che sarebbe diventata quella cinematografica. Illuminato dalla versione di 8 1/2 di Federico Fellini tenta la strada del cinema. Nel 1975 collabora alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini. Inizia l'ascesa con La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975) con Ugo Tognazzi. La casa dalle finestre che ridono (1976) diventa film cult per gli appassionati di cinema noir.
Pupi Avati può vantare ad oggi 51 film diretti e 53 sceneggiature scritte.

Premio Fondazione Bellisario nel 2014 e selezionata tra i 1000 Curricula Eccellenti.

Esperto di processi formativi ha ricoperto, per circa tre anni, la direzione del settore sviluppo associativo di Confcommercio nazionale, organo italiano di rappresentanza delle imprese impegnate nel commercio, nel turismo e nei servizi. Dal 2006 al 2016 è stato direttore generale Iscom Emilia Romagna, l'ente di formazione di Confcommercio - Imprese per l'Italia dell'Emilia Romagna, ed è stato Presidente per la Fondazione I.T.S. "Turismo e Benessere".
