34678 - Perché entriamo in conflitto?
L'aggressività così come il comportamento violento sono parte dell'essere umano; alcune volte si traducono anche in azioni o parole violente, viste come uno strumento di risoluzione di un conflitto.
Stiamo vivendo tempi in cui il conflitto sembra potersi risolvere solo con violenze e soprusi e questo genera in ognuno di noi reazioni diverse, disgusto, rabbia, frustrazione, incredulità, distacco, tristezza, angoscia.
Ma anche se è difficile accettarlo, non è vero che la maggior parte dei comportamenti violenti è tenuta da soggetti mentalmente alienati con problemi di natura psichica. L'aggressività appartiene a persone perfettamente sane.
Siamo stati cresciuti in una cultura dove il conflitto o è evitato e insabbiato o deve portare sempre a un vincitore e a un vinto come se fosse un'operazione a somma zero.
Quello che sta accadendo intorno a noi ci porta però a farci alcune domande, utili a trasformare i nostri pensieri e comportamenti anche sul lavoro.
Come può un conflitto essere generativo o non solo distruttivo?
ome possiamo negoziare con le parti più aggressive di noi in modo da creare ambienti di lavoro più fluidi e sostenibili?
Adolfo Ceretti, uno dei massimi criminologi del nostro paese e tra i più stimati mediatori dei conflitti a livello internazionale, ci aprirà le porte della sua esperienza e del suo sapere per un'immersione nel conflitto e nella sua possibilità di trasformazione.

