37735 - La liberta' nelle scelte
Colui che ha l’animo libero dal turbamento, pur in mezzo ai dolori,
e va esente da desideri violenti, pur in mezzo ai piaceri,
colui che è libero da passione, paura e collera, ha il nome di uomo fermo di spirito.
[Bhagavad Gita II, 56]
Nelle diverse pieghe che la vita prende, accade di dover trovare un equilibrio sottile nel momento in cui affiora un problema, bilanciando le emozioni che porta con sé e il desiderio di prendere una decisione in modo libero e consapevole perché quel tema sia “definitivamente” risolto e la strada che la soluzione apre sia orientata, nel rispetto del valore dell’esperienza, a favorire un processo evolutivo.
A livello professionale più aumentano le responsabilità di ruolo (e le leve di azione che ne derivano) più al momento della decisione conta unire diversi aspetti: dal completo presidio delle implicazioni tecniche, alla personalità e allo stile manageriale di chi ne è coinvolto. Elementi come emozioni, pregiudizi, strutture mentali sono solo apparentemente fuori dal perimetro: la loro presenza preclude la piena libertà di scelta.
L’asticella si alza di fronte a sfide e cambiamenti radicali: lo sviluppo di un progetto non va nella direzione auspicata, si è di fronte a scelte “scomode”, ci si ritrova in stallo o messi alla prova da un evento inaspettato che ha determinato modifiche strutturali. Lo stesso vale per l’impresa: le situazioni di discontinuità di assetto e Governance, i delicati passaggi generazionali, ma anche tutte le volte in cui è necessario generare consenso tra portatori di interesse con profili assai diversi.
Assicurarsi che tutti gli elementi con potenziale impatto siano percepiti, lasciare che le condizioni opportune maturino, sondare le intuizioni e aprirsi ai “suggerimenti” della propria coscienza può fare la differenza.
- Indagare il valore delle emozioni, sviluppare consapevolezza della propria natura e delle risorse potenzialmente a disposizione nelle circostanze che ci vedono attori.
- Ritrovare l’attitudine a fluire e consolidare la capacità di governare la complessità.
- Rafforzare la capacità di rendere i processi decisionali efficaci e costruttivi, anche attraverso un sistema di relazioni di valore.
- Integrare le modalità di risoluzione dei problemi, delle situazioni di stallo, delle dinamiche conflittuali.
- Attingere alla dimensione spirituale come innovativo schema di lettura e di azione di fronte a cambi di ruolo e di responsabilità.
Il corso prevede una giornata in presenza e, per chi lo desidera, a valle, un incontro one-to-one con il relatore, online, della durata di un'ora.
Modalità di lavoro: letture di estratti dei testi di riferimento e suggerimenti di possibili interpretazioni sono intervallati da occasioni di condivisione del proprio vissuto, spazi per porre domande e inviti a dialogare. A corredo potrebbero essere proposte alcune pratiche di pratyahara (ritrazione dei sensi).
- Una premessa sui principali testi di riferimento: la Bhagavad Gita e gli Yogasutra.
- Gli elementi nascosti che condizionano le decisioni: emozioni, pregiudizi, esperienze; i guna (elementi costitutivi primari) e la personalità.
- Le possibili risposte
· l’impossibilità della rinuncia e il vincolo a operare;
· il desiderio di certezza e l’illusione del controllo;
· l’azione consapevole e libera. - La completezza e la coerenza dei processi decisionali (livello individuale).
- Riduzione del conflitto, generazione di consenso, comunicazione (livello collettivo).
L’interesse e la curiosità per “l’Altro” sono un solco profondo nel suo cammino. Ha trovato nella consulenza – prima in azienda anche come azionista, poi come Partner strategico e Advisor indipendente – lo sbocco naturale. Collabora con investitori finanziari e privati nella valutazione di target e nella gestione del portafoglio; con piccole e medie aziende e realtà associative nella revisione di strategia e Governance, nella valutazione delle performance e nell’identificazione di opportunità di miglioramento del risultato operativo; affianca piccole aziende e start up nell’avvicinamento a potenziali investitori, accompagnando i passaggi generazionali e l'allargamento della base societaria.
Negli ultimi 15 anni ha affiancato un intenso percorso di Ricerca e Sviluppo nel mondo della spiritualità, dello Yoga e della guarigione naturale, fondando nel 2014 Progetti di Yoga, contenitore attraverso il quale questa filosofia viene trasmessa con pratiche e percorsi di consapevolezza, workshop e iniziative ad hoc per aziende e realtà di formazione.
Oggi l’originaria sensazione che nell’unione dei puntini del suo percorso professionale, oltre la sua storia personale ci sia anche un disegno più grande che è chiamata a trasmettere, si è trasformata nell’impegno a dare forma concreta a un progetto che mira a integrare in modo organico i suoi due mondi di appartenenza.
A livello personale è coinvolta in progetti No Profit, attualmente come Vice Presidente di BetSheCan, fondazione che offre, a bambine e ragazze preadolescenti, strumenti per sviluppare consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
