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AI, rapporto di lavoro e privacy

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Presentazione

Riflessioni sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul rapporto di lavoro, ripercussioni pratiche su datore di lavoro e lavoratori.  

In un contesto nel quale l'Intelligenza Artificiale sta già ridefinendo il modo di lavorare, è fondamentale valutare  gli impatti – attuali e futuri – nell’ambito del rapporto di lavoro all’interno delle imprese, per governare il cambiamento e non subirlo.

Per poter cogliere al meglio le opportunità di innovazione è necessario in primis garantire la tutela dei lavoratori e la conformità dei nuovi modelli organizzativi alle più recenti normative.

In vigore dal 2 agosto 2024, il Regolamento (UE) n. 2024/1689 (“AI Act”), rappresenta il primo regolamento mondiale per l’IA, con un focus importante sulla privacy. Il Regolamento prevede un’implementazione graduale delle norme. Rispettivamente il  2 febbraio 2025, il 2 maggio 2025 e il 2 agosto 2025 sono entrati  in vigore i primi tre blocchi  di disposizioni ( relativi alla mappatura dei livelli di rischio; alla definizione dei codici di condotta per l’uso responsabile dell’AI; all’applicazione delle regole per i modelli AI di uso generale, con obblighi di trasparenza e governance). Ulteriori disposizioni entreranno in visore nel febbraio e nell’agosto 2026.

Il 17 settembre 2025 è stata approvata definitivamente dal Senato la nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale, recante disposizioni sulla materia dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo recepire le disposizioni europee, individuando i principi in materia di  adozione e applicazione di sistemi e modelli di intelligenza artificiale per la promozione di un utilizzo corretto, trasparente e responsabile dell’intelligenza artificiale. Il testo detta i principi e le regole quadro, affidando al Governo numerose deleghe per allinearsi all’AI ACT europeo.

Introduzione

Obiettivi

Il corso si propone di esaminare, con taglio pratico, le principali implicazioni derivanti dal crescente utilizzo dell'IA nel rapporto di lavoro, partendo dalla disamina della più recente normativa – europea e italiana.

Analizzeremo, da un lato,  come l'AI possa migliorare l'efficienza e la qualità del lavoro e, dall’altro, le possibili ripercussioni, nell’ambito del rapporto di lavoro, associate ad un utilizzo non corretto  dell’algoritmo: dalla sicurezza sul lavoro, alla protezione dei dati personali, al controllo a distanza, con un focus particolare sulla "discriminazione algoritmica".

I temi trattati
  • Intelligenza artificiale: introduzione
  • La normativa europea. AI Act: il regolamento dell'UE sull'intelligenza artificiale
  • La normativa italiana.  La nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale
  • L’utilizzo di sistemi decisionali e di controllo automatizzati: disciplina e casistica giurisprudenziale
  • Potenzialità dell’Intelligenza Artificiale rispetto al rapporto di lavoro: efficienza, qualità del lavoro e ripensamento dei concetti di tempo e luogo di lavoro
  • Rischi dell’Intelligenza Artificiale rispetto al rapporto di lavoro: sicurezza sul lavoro, dati personali, controllo a distanza e rischi di “discriminazione algoritmica”. Verso nuove procedure e sistemi di compliance
  • Intelligenza artificiale generativa, diritto d'autore e invenzioni del lavoratore: possibili scenari.
Metodologia didattica

La fruizione del corso si articola in due fasi:

AULA VIRTUALE - un collegamento in tempo reale con docente e colleghi.

AUTOFORMAZIONE - le slide del corso sono consultabili e scaricabili accedendo alla E-learning Platform CFMT.

Questa attività fa parte di:

PERCORSI

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