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Viviamo in tempi caratterizzati da cambiamenti rapidi e imprevedibili che causano incertezza sul futuro e dove, alle trasformazioni tecnologiche e ambientali, si accompagnano riconfigurazioni culturali, identitarie e valoriali. Per prosperare in uno scenario così mutevole sono quindi necessari coraggio e competenza, occorre mettere in discussione lo status quo, muoversi con agilità e motivare gli altri ad avventurarsi in territori sconosciuti. 

In questo scenario, la leadership si caratterizza sempre più come la capacità di facilitare il progresso di un gruppo rispetto alle sfide di adattamento con cui si deve confrontare.

Partendo dalla riflessione dei professori Ronald Heifetz e Marty Linsky, che hanno sviluppato l'approccio della Leadership Adattiva all'Università di Harvard, esploreremo il rapporto tra leadership e adattamento con Stefano Zordan, fondatore dell'Adriano Olivetti Leadership Institute.

"Quando si è in una posizione di autorità – dice Linsky – si subiscono molte pressioni da parte del gruppo di cui si è parte. Tutti aspiriamo a essere visti come competenti, quasi eroici, nel risolvere i problemi. Se, invece, ci permettiamo di porre domande scomode veniamo normalmente emarginati. La leadership, però, ci richiede di essere capaci di sopportare le ostilità da parte del gruppo su cui cerchiamo di intervenire e di rimanere connessi con i nostri obiettivi. L'esercizio della leadership implica arrecare disturbo, ma a un livello che sia tollerabile dal sistema".

La Leadership Adattiva, praticata da anni in tutto il mondo, è un framework di analisi e intervento che mira a supportare le persone nel loro lavoro di gestione delle sfide complesse di cambiamento.

Attraverso un percorso di 7 ore, in tre appuntamenti, tra teoria e applicazione lavoreremo in gruppo sul nostro muscolo di leadership, allenandoci a far fronte all'incertezza in modo più consapevole.